[…] qui in Lombardia le scuole sono chiuse; dicono anche che potrebbero essere chiuse fino a metà mese.
La prima settimana ero molto felice, ma adesso non lo sono più molto, perchè sono sempre chiuso in casa e quindi mi annoio […]
All’inizio, come penso tutti, credevo che la pausa non sarebbe durata a lungo, invece si è prolungata di molto, e non ne sono molto stupito.[….]
Tu lo sai che qui da noi in Italia i “prof” ci fanno delle video chiamate e che abbiamo creato un’e-mail apposta per la scuola? La nostra coordinatrice ci ha invitato ad accedere ad una piattaforma chiamato classroom per lavorare a distanza. Comunque sono felice di questa cosa.
[Mattia]
Ciao………..
Come va la vostra “quarantena”?
Devo ammetterlo: appena ho sentito che saremmo stati tutti a casa ero super felice, ma dopo due giorni in cui non potevo uscire, è iniziato a essere noioso, molto noioso.
Ero stanca di stare a casa e fare sempre le stesse cose, volevo vedere gli amici e incontrarvi, anche se avevo paura del coronavirus e ne ho ancora!
Poi, per fortuna, il Dirigente della nostra scuola ci ha permesso di fare delle lezioni online. Questo ci permette di proseguire con il programma, nonostante il periodo di chiusura.
Spero che tutto questo finisca presto, ho proprio bisogno di rivedervi.
[Linda]
Carissimo……..,
è da tanto che non ti scrivo, lo so, ma sono sempre impegnatissimo tra la scuola e lo sport.
Ne approfitto ora, dato che l’Italia intera è a casa da scuola.
Siamo in “VACANZA FORZATA” ormai da tre settimane e la Lombardia l’hanno addirittura blindata; nessuno può uscire o entrare se non con una valida motivazione.
C’è in giro un virus chiamato “CORONAVIRUS” partito dalla Cina e arrivato in tutta Europa e qui in Italia c’è un caos totale. […]
Passo le mie giornate a casa perchè consigliano di non uscire.
La mattina è bella impegnativa perché la scuola si è attivata con Classroom: facciamo lezione in videoconferenza con i professori e i compagni.
I primi giorni ero un po’ impacciato col PC, ma ora sembra riesca a gestirmi meglio.
Anche i professori sono fantastici, perchè sono presenti a qualsiasi ora per ogni dubbio o problematica riguardo i compiti che ci assegnano.
Volevo confessarti una cosa però… Sai che, un po’, sono preoccupato?.
[Alex]
Le mie giornate durante questo periodo di pausa a causa del diffondersi del coronavirus sono molto calme. Non ho fatto molto durante la prima settimana… […]
La seconda settimana, appena terminata, è stata già più pesante: abbiamo iniziato a fare le videoconferenze e ad avere molti più compiti di prima.
Non ho idea di come sarà la terza settimana stando lontana dai banchi di scuola… può sembrare strano, ma ci sono stati giorni in cui per la noia sarei andata volentieri a scuola.
Ovvio che è bello stare a casa una settimana, ma due, tre, dopo diventano troppe […]
Però non vedo l’ora che ritorni tutto alla normalità, basta guerre per il cibo nei supermercati, per l’amuchina e le mascherine. Voglio tornare a scuola e ritornare a fare sport, poter di nuovo non stare a un metro di distanza gli uni dagli altri.
[Gaia]
Cara ………,
come stai? Io sto bene. Questi giorni stanno passando normalmente. Infatti è come se ci fosse scuola perché stiamo facendo lezioni e ci danno i compiti. A causa del corona-virus, però, le lezioni le stiamo facendo a distanza utilizzando “Google Meet”, un programma che serve per fare le videoconferenze, e i compiti ci vengono assegnati tramite il registro elettronico o Classroom (una piattaforma digitale che serve per comunicare con i professori).
Voi come vi siete organizzati?
Appena ho saputo che la scuola veniva chiusa ero felice, ma dopo ho pensato al numero di contagiati e morti causati dal corona-virus, e alle persone in quarantena che devono stare chiuse in casa o a un metro di distanza l’una dall’altra, e mi è dispiaciuto.[…]
[Vittoria]
Cara…………..,
in questi giorni sono molto nervosa ma allo stesso tempo felice.
Nervosa perché non sappiamo che cosa sta succedendo con precisione e non sappiamo che cosa ci aspetta. Felice perché è tutta una cosa nuova; stare a casa da scuola, fare le lezioni online, scaricare da classroom e comunicare online con le prof!
Tu che cosa ne pensi del corona virus?[…] Da me in Lombardia gli ospedali sono tutti pieni e il sistema sanitario sta andando in tilt. La mia è la regione con più casi d’Italia! In Toscana invece? Per quanto ne so io, lì non è stato segnalato ancora nessun caso. E… state andando a scuola?
[…]
[Alice]
Caro……….,
come te la passi in Perù?
Io non troppo bene anche se all’inizio di questa storia ero felice. Ti spiego: qui in Italia si è diffuso un virus che sembra arrivare dalla Cina e in meno di una settimana si è propagato in tutta Italia e in particolare nella mia regione, la Lombardia. Il Governo ha deciso di chiudere le scuole! All’inizio solo per una settimana, ed ero contento. Poi la chiusura è stata prolungata e a me manca la scuola e mancano i compagni.
Dopo la prima settimana la scuola ha cominciato a fare lezioni online e devo dire che non sono male.
Se questo virus dovesse arrivare anche da te, non uscire da casa e lavati sempre le mani… ma questo a prescindere dal virus!
[Davide]
[…] Io mi ricordo ancora quando, due domeniche fa, mentre ero a pranzo coi nonni e gli zii, è arrivata la notizia della chiusura delle scuole per una settimana (causa il rapido diffondersi del virus). Se devo essere proprio sincero, ero felicissimo: la mattina avrei potuto dormire un po’ di più e il pomeriggio uscire con gli amici. Mi sembrava un sogno, quasi una “mini vacanza”.
Man mano che passavano i giorni, però, anche attraverso i tg, ho preso sempre più consapevolezza che la situazione si faceva via via più seria; infatti i casi di contagio stavano aumentando sempre più e bisognava adottare misure per evitare troppi infetti insieme, che non avrebbero potuto ricevere cure adeguate.
Mi sono trovato di colpo a dover pian piano modificare tutte le mie abitudini: la scuola, gli incontri con gli amici, il recarsi normalmente in determinati luoghi… .
Il sollievo per la scuola chiusa è durato poco, perché quando ho capito che il “fermo-scuola” si sarebbe protratto nel tempo, mi sono sentito un po’ smarrito e in colpa per aver gioito.
Ora mi trovo a dire un immenso GRAZIE al nostro Dirigente scolastico e ai nostri insegnanti che non hanno esitato un attimo ad attivarsi immediatamente per non lasciarci soli e per prevenire l’eventuale perdita dell’anno scolastico. Dalla scorsa settimana, infatti, è stato attivato il servizio di lezioni a distanza su una piattaforma in cui siamo sempre in contatto (Classroom).
Per ora noi abbiamo fatto solo delle prove, ma da Lunedì 9 Marzo iniziano davvero le video- lezioni.
Tu? Come fai con la scuola? Anche da voi funziona così?
Aspetto tue notizie!!! Fammi sapere e soprattutto: “LAVATI LE MANI!!!”.
[Matteo]
Caro Davide,
come stai?
E’ un po’ che non ci sentiamo, quindi ho deciso di scriverti una lettera.
Davi, una domanda semplice: ma tu hai paura del coronavirus? Beh, io un po’ sì; all’inizio no, ma ora come ora…
Adesso non vado a scuola, però ogni giorno ci sono delle videoconferenze attraverso le quali fare lezione e parlare con i prof.
Dopo le videoconferenze studio e gioco alla play station.
Da te che cosa sta succedendo? Da me non c’è nessun caso di contagio, quindi sono abbastanza tranquillo.
[Daniel]
Quando ho saputo che saremmo stati a casa da scuola per una settimana ero felice, ma ancora non sapevo che questa “pausa” si sarebbe prolungata. […]
Ma per mia sfortuna la notizia era vera, però, per non rimanere indietro con il programma, facciamo lezione tramite due dispositivi: classroom e meet (due app google). La prima viene usata dai prof. per assegnare i compiti e da noi per inviare gli esercizi svolti (se è necessario e su loro richiesta). La seconda invece la usiamo per fare videoconferenze in cui gli insegnanti fanno lezione normalmente andando avanti con il lavoro. Per non fare confusione abbiamo imposto delle regole, come disattivare il microfono e attivarlo solo se è necessario. Anche se stiamo lavorando a distanza, lo stiamo facendo bene, anzi stiamo lavorando molto di più di quanto facciamo a scuola.[…]
Questa situazione è stata causata da un virus cinese, il Corona-virus, che si è diffuso molto velocemente e oramai è presente in quasi tutto il mondo. […]
L’Italia adesso è uno dei paesi con più contagiati al mondo, soprattutto il nord Italia (Lombardia); non si sa ancora chi sia il paziente-zero, colui che ha contagiato il paziente-uno di cui invece si conosce l’identità.
Adesso l’Italia è un Paese “pericoloso” per quanto riguarda la situazione sanitaria, ma questo virus sta avendo anche un impatto critico sull’economia italiana. […]
Appena tutto ciò finisce, ci incontriamo.
[Maria]
Carissimo……….,
è da tanto che non ti sento e, soprattutto in questo momento, sarebbe bello avere tue notizie.
Come già saprai, per l’emergenza Corona- virus sono state chiuse tutte le scuole; io appena l’ho sentito al telegiornale ero felicissimo, in pratica iniziavano le vacanze, ma quando ho capito la gravità di questo virus, sia dal punto di vista sociale che della salute, ho provato una specie di angoscia perché non mi sembrava vero.
Le immagini trasmesse dal telegiornale sembravano prese da un film, anche se io non mi preoccupo molto perché so che stanno cercando una cura.
Quello che mi fa più impressione è la paura che adesso tutte le persone hanno ad avere contatti e sono tutti più diffidenti; tutto ciò ha cambiato le nostre abitudini in questo periodo e credo che non lo dimenticheremo molto facilmente.
Qui a Verano non c’è stato alcun caso, quindi dopo tutto sono molto tranquillo. Inoltre i nostri insegnanti, per non fermare il programma scolastico, hanno iniziato a fare lezioni on-line; a me sinceramente piacciono di più queste lezioni, perché si può restare a casa senza andare a scuola e sono molto utili. […]
[Marco]
Caro………,
come stai? Ormai è da due settimane che le scuole sono chiuse per questo maledetto Corona Virus.
Ti conosco molto bene e so che sarai molto felice per questo, proprio come me. Ma a essere sincero preferirei essere a scuola, perchè a casa inizio ad annoiarmi e non so più che cosa fare. Inoltre non è semplice rimanere in pari con il programma. Il lato positivo è che finalmente anche la scuola è entrata nel XXI secolo! Noi ragazzi siamo già abituati a usare la tecnologia per comunicare, ma che inizi a farlo la scuola è una rivoluzione… e i nostri insegnanti se la stanno cavando molto bene.
[Davide]
Cara ……….,
[…] Con questa storia del coronavirus settimana scorsa hanno chiuso praticamente qualsiasi luogo pubblico (quindi anche la scuola). […]
Quasi tutte le scuole stanno provvedendo alle classi virtuali. La nostra ci ha fatto iscrivere a google classroom. Non so se la conosci, è una piattaforma digitale che ci permette di condividere con i nostri insegnanti i compiti e il lavoro da svolgere a casa. Ormai tutti i giorni facciamo delle videochiamate con i professori per aggiornarci sul lavoro da fare, sui compiti da correggere e su come stiamo affrontando la situazione del virus. A me piace come metodo di lavoro, anche se vado spesso in confusione con le date di consegna dei compiti.
Ieri ad esempio abbiamo fatto una videochiamata con la prof. di inglese e quella di matematica, è durata un’ora e abbiamo corretto i compiti.
[Valentina]
Caro……….,
è da un po’ che non ci vediamo e non ci vedremo per molto tempo adesso che c’è il corona-virus.
Io, appena è arrivata la notizia che stavamo a casa, sono scoppiato di gioia: non andare a scuola per una settimana?! Bellissimo!
Ora, però, di settimane ne sono passate tre e mi sto annoiando a morte a casa. […]
Almeno i prof. ci danno i compiti, quindi abbiamo qualcosa da fare e nelle video-lezioni li correggiamo.
Le video-lezioni secondo me sono molto intelligenti perché così ci teniamo in contatto con i professori e andiamo avanti col programma.
[…] Ti mando un abbraccione e un bacione… anzi no! Ah, ah, ah!
[Matteo]
Caro…….,
come saprai, in Italia c’è il corona-virus da circa due settimane e le scuole sono chiuse.
All’inizio ero super-felice!
[…] Una settimana dopo, però, ho sentito dire che che le scuole sarebbero state chiuse per un’altra settimana ed ero un po’ meno felice, perché a casa mi annoio, ma soprattutto perché sarei dovuto stare a casa un’altra settimana con mia sorella!
Sul registro elettronico della scuola avevano scritto che si sarebbero fatte delle videoconferenze e a me l’idea è subito piaciuta perché è una cosa che avrei voluto provare.
Queste lezioni da casa sono molto belle, però a scuola si capisce meglio.
[Davide]
Ciao…………….,
come stai?
Qui in Lombardia le scuole sono chiuse già da due settimane per il coronavirus, mentre da te in Abruzzo so che le hanno chiuse solo da settimana scorsa.
Inizialmente l’idea di fare una vacanza non programmata mi rendeva contento, ma allo stesso tempo avevo paura di uscire; infatti ho rinunciato tante volte a incontrarmi con i miei amici, anche perché il cinema era chiuso.
La prima settimana mi sono riposato, convinto di tornare a scuola il lunedì successivo, però così non è stato. Quando ho saputo di un’altra settimana a casa non sapevo se essere contento o dispiaciuto, perchè avevo sentito che avremmo dovuto recuperare a giugno i giorni persi.
Inoltre, i professori hanno cominciato a farci delle videoconferenze e a aggiungere compiti da consegnare online. Queste lezioni a distanza non mi dispiacciono perchè le posso seguire comodamente da casa e per ora sono più brevi rispetto a quelle di scuola.
I materiali che ricevo non sono sempre molto chiari, perchè essendoci tante materie è facile fare confusione tra le richieste, però i professori sono disponibili ad aiutarci.
Della scuola mi mancano sicuramente i compagni perché, non potendo neanche uscire con loro, non c’è possibilità di incontrarci. Tuttavia, riusciamo a sentirci attraverso la play giocando online, però non è la stessa cosa. […]
In questo periodo tutti dobbiamo fare dei sacrifici, come restare in casa tutto il giorno, però è importante perché così evitiamo che il virus si diffonda.
Spero che questo periodo finisca presto, così da tornare alla normalità.
[Davide]
[…] Oggi abbiamo iniziato fare delle teleconferenze; in pratica abbiamo fatto delle videochiamate con tutti i miei compagni di classe e con alcune professoresse: di spagnolo, di lettere, di aritmetica, di inglese e di arte.
In questo periodo le mie giornate sono cambiate, mi sveglio tardi, verso le nove del mattino, faccio colazione, mi preparo, alcune volte vado da mia nonna a mangiare, altre volte aspetto mia mamma e mangiamo io e lei insieme; il pomeriggio certe volte esco, ma la maggior parte delle volte faccio i compiti, e ultimamente la mattina facciamo le teleconferenze con i professori.
Questo progetto delle teleconferenze a me piace tantissimo, è troppo bello fare queste specie di “videochiamate” con le professoresse e
poter parlare con loro a distanza.
Io ho paura di prendere questo virus; che alla fine è un’influenza più grave con una polmonite molto forte; tutti dicono che sono poche le persone che muoiono e che queste persone sono deboli fisicamente, però un po’ di paura c’è lo stesso.
[Giulia]
[…] Le scuole della Lombardia dovevano rimanere chiuse per una settimana, ma quando ho scoperto che questa cosa si sarebbe prolungata, e addirittura che la chiusura era stata estesa a tutta Italia, mi sono molto preoccupata; pensa che non possiamo neanche andare al cinema, a teatro, nei centri commerciali, insomma non possiamo andare in luoghi affollati.[…]
Ma ritornando al discorso delle scuole chiuse, io sono molto contenta perché almeno non devo svegliarmi presto, non faccio lezione, non mi devo preoccupare dei compiti del giorno dopo, eccetera, ma sono anche un po’ triste perché mi mancano i miei compagni e l’intervallo durante il quale potevo socializzare un po’ con tutti.
Prima che tu mi dica: ” Come sei fortunata”, ti dico subito che stiamo facendo lezione attraverso ‘’meet’’, un’app google attraverso la quale possiamo lavorare facendo delle videoconferenze; questo metodo a me piace molto anche se è tanto complicato.
Comunque speriamo che questo virus sparisca il più in fretta possibile e che trovino una cura.
[Jennifer]
Loredana Nardone
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