Una situazione eccezionale come l’epidemia può stordirci e farci chiudere in casa per la paura. Ma il cuore e la mente non si fermano. Siamo ancora gente di scuola, pure se i nostri bambini e i nostri ragazzi sono lontani da noi. Ecco un piccolo racconto delle grandi cose accadute.
Scoppia la bomba della possibile chiusura della scuola. Tutti ci chiedono, ma non è la scuola che deve decidere. Rimaniamo in trepida attesa delle decisioni del Governo. Domenica sera cerchiamo di informare più tempestivamente possibile tramite il sito, le mail, il registro elettronico.
Scoppia la bomba della possibile chiusura della scuola. Tutti ci chiedono, ma non è la scuola che deve decidere. Rimaniamo in trepida attesa delle decisioni del Governo. Domenica sera cerchiamo di informare più tempestivamente possibile tramite il sito, le mail, il registro elettronico.
Settimana dal 24 al 28 febbraio. La scuola è chiusa e presidiata dai vigili ma lo staff lavora al completo. Oltre a mandarci vagonate di mail cominciamo a riunirci in videoconferenza. Prima proviamo Jitsi, poi adottiamo Google Meet perché è incluso in GSuite e permette di scegliere gli account da invitare.
Ci sentiamo un po’ spersi senza le classi. Ci sentiamo impreparati, dobbiamo capire. Ascoltiamo insieme i webinair di Tuttoscuola e di Orizzonte scuola.
Fulvio Mascheroni si lancia! Giovedì 27 febbraio invita gli studenti di 2°C della Secondaria in videoconferenza per una lezione sul romanzo giallo. Esordienti e interessati. Gli studenti si appassionano: alla ricerca dell’assassino o per le strane modalità della scuola?
E’ venerdì 28 febbraio: Elisabetta Sala e Giada Bordogna chiamano la 5°B della Primaria, in 18 rispondono all’appello. Ecco il resoconto scritto da Giada: la 5°B resta vicina.
Dopo qualche giorno, quasi tutti i docenti accolgono l’invito a mettere o a proseguire nell’indicazione sul registro elettronico di compiti “tradizionali”, ma anche di suggerimenti di lettura, consigli di filmati, file audio e risorse online. E’ importante che gli studenti continuino – almeno parzialmente – a seguire un ritmo di lavoro e a mantenere la serenità attraverso la normale routine quotidiana.
Comincia un nuovo weekend di dubbio. Sarà riapertura, sospensione o chiusura? La decisione arriva all’ora di cena della domenica. Ci muoviamo alla velocità della luce per informare il nostro mondo tramite le mail a genitori e docenti, il registro elettronico e soprattutto le circolari. Eccole! Non basta dire che non c’è scuola, occorre proporre ai docenti un lavoro e un impegno e alle famiglie una speranza.
La scuola di Verano al tempo del Coronavirus (seconda settimana)
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