Costruire, Sognare, Vincere: La Spaghetti Bridge Challenge

Il giorno 11 dicembre, presso la nostra scuola secondaria, si è conclusa con entusiasmo e applausi la Spaghetti Bridge Challenge.

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Si tratta di una

competizione che ha visto protagonisti gli studenti delle classi seconde. Tra spaghetti, colla e tanta creatività, i ragazzi hanno dato vita a un progetto unico che ha unito apprendimento e divertimento.

La competizione, lanciata come attività da svolgere durante le ore di tecnologia, ha sfidato i giovani partecipanti a progettare e realizzare ponti utilizzando esclusivamente spaghetti e colla. L’obiettivo? Costruire una struttura leggera, ma al tempo stesso in grado di resistere a un carico crescente. Un compito semplice solo in apparenza, che ha richiesto ai ragazzi di combinare calcoli precisi, ingegno e creatività.

 Ma la vera ricchezza di questa attività è andata ben oltre la tecnica.

Ogni squadra si è messa all’opera con dedizione, ma anche collaborazione e spirito di squadra. Le aule si sono trasformate in laboratori pieni di energia, tra risate, idee ingegnose e qualche inevitabile momento di frustrazione.

Vederli lavorare in gruppo, confrontarsi, discutere e spesso anche ridere di fronte agli errori è stato emozionante. Non sono mancati i momenti di difficoltà, quando un’idea non funzionava o un pezzo di ponte si rompeva durante la costruzione, ma ciò che ha colpito di più è stata la loro capacità di non arrendersi: riprovavano, aggiustavano, cercavano soluzioni alternative, dimostrando grande determinazione.

Il giorno della prova di carico è stato un concentrato di emozioni. In classe, disposti in cerchio, i ragazzi hanno presentato i loro ponti con orgoglio e un pizzico di trepidazione, posizionandoli a sbalzo tra due banchi.  I ponti sono stati sottoposti a un test graduale, aggiungendo peso fino al punto di rottura.

Quando il primo peso, bottiglietta d’acqua, è stato appoggiato all’interno del  secchio agganciato sotto al ponte, il silenzio era quasi palpabile: ogni crepitio della struttura sembrava amplificato, e nei loro occhi si leggeva la speranza mista a tensione.

Tra occhi spalancati e mani che si stringevano per l’emozione, i ragazzi hanno vissuto ogni istante con il fiato sospeso. Alcuni ponti si sono dimostrati incredibilmente robusti, superando di gran lunga le aspettative iniziali. Altri, nonostante il crollo, hanno lasciato un sorriso per l’ingegno e l’impegno profuso.

Dopo una valutazione accurata, è stato premiato il ponte più leggero, ma anche più resistente, simbolo di equilibrio perfetto tra progettazione e creatività. Il progetto vincitore, realizzato da un gruppo di ragazzi di 2C, ha stupito tutti: con un peso di soli 635 grammi, la struttura è riuscita a reggere un carico di ben più di 10 chilogrammi senza nemmeno  cedere.

La cerimonia di premiazione è stata un momento di gioia, i vincitori, emozionati e orgogliosi, hanno ricevuto un regalo simbolico e un attestato di merito, tra applausi scroscianti e sorrisi soddisfatti.

Questa sfida non è stata solo una gara: è stata un’opportunità per i ragazzi di scoprire lati di sé che forse non conoscevano. Si sono messi alla prova, hanno affrontato la paura di sbagliare e hanno trovato la forza di rialzarsi dopo ogni difficoltà. Per me, come insegnante, è stato un privilegio accompagnarli in questo percorso, vedere il loro impegno trasformarsi in entusiasmo e poi in orgoglio per ciò che avevano realizzato.

Un momento che porterò sempre con me è stato quando uno studente, con gli occhi che brillavano di felicità, mi ha detto: “Professoressa, non pensavo di essere capace di fare una cosa così bella.” Ecco, credo che questo sia il vero senso dell’educazione: aiutare i ragazzi a scoprire che possono superare i propri limiti e realizzare qualcosa di speciale.

La Spaghetti Bridge Challenge è stata un’esperienza che ha unito apprendimento, emozioni e crescita personale. Gli studenti hanno costruito ponti, ma anche qualcosa di molto più importante: fiducia in se stessi e nei propri compagni.

Sono orgogliosa di ognuno di loro e grata per questa straordinaria avventura che ci ha ricordato quanto si possa imparare, sorridere e crescere insieme. 

Un plauso a tutti i ragazzi, perché in questa gara, in fondo, hanno vinto tutti.

 

Prof.ssa Simona Beccaria

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