Corso pomeridiano di Latino

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Personale scolastico

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“L’apprendimento è un tesoro che seguirà il suo proprietario ovunque.”
(Proverbio cinese) 

“Faber est suae quisque fortunae.”
(Ciascuno è artefice del proprio destino, Sallustio)

 

Perché studiare ancora, oggi, il latino, una lingua morta?

Possibili  risposte:

  1. Perché lo studio del latino permette di sviluppare la conoscenza del lessico italiano (la nostra lingua deriva in gran parte proprio dal latino) e delle lingue neolatine.
  2. Perché consente di conoscere la storia della nostra lingua, la sua evoluzione nel corso del tempo.
  3. Perché mette alla prova le proprie capacità logiche e le rafforza, le potenzia.
  4. Perché lo studio della lingua latina è un “mezzo”, cioè un modo per rapportarsi e avvicinarsi ad una civiltà – quella latina – molto diversa dalla nostra: non è possibile approcciarsi ad essa se non facendo letture in lingua originale. Non dimentichiamo che la nostra stessa civiltà deve molto a quella latina.

Le Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di primo grado (D.M.  23/01/04), le Nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione (D.L. n. 147 del 07/09/07) e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. n. 254 del 16/11/12) sottolineano come l’educazione linguistica dovrebbe essere tesa a far acquisire all’alunno l’uso del linguaggio in tutta la sua varietà di funzioni e forme, nonché a far sviluppare capacità critiche nei confronti della realtà, trovando nel latino non solo il momento genetico della lingua in sé, ma pure un elemento costitutivo nella formazione della cultura europea. Gli allievi dovrebbero quindi essere sensibilizzati al riconoscimento degli apporti che arrivano da altre lingue e culture, europee e dell’area del Mediterraneo in particolare, facendo divenire la lingua una risorsa e un richiamo anche per l’integrazione.

Con il corso pomeridiano di Latino/Italianopiù si intende fornire agli alunni un’ulteriore occasione per personalizzare e potenziare il proprio percorso di apprendimento e di crescita, non solo rispondendo alle richieste delle famiglie che sentono l’esigenza di una preparazione specifica alla scuola superiore (dove si prevede lo studio di materie caratterizzanti e/o nuove, quali il latino), ma pure ampliando e approfondendo alcune conoscenze comunemente affrontate nelle discipline letterarie (grammatica, produzione orale/scritta e antologia in primis, ma pure storia e geografia). 

Le attività previste consentono infatti di avviare lo studio di una lingua nuova, ma pure di  consolidare e di sviluppare abilità espositive e logiche che implicano la riflessione e la rielaborazione di quanto studiato la mattina in classe nei tre anni della scuola secondaria, nonché l’utilizzo ragionato e consapevole del linguaggio specifico.

I contenuti affrontati risultano perciò essere in parte del tutto nuovi (grammatica latina), in parte quelli indicati nei documenti di riferimento per l’insegnamento di Italiano, Storia e Geografia, mentre gli obiettivi delle attività proposte sono relativi all’acquisizione di ulteriori abilità/ conoscenze/ competenze specifiche, disciplinari e trasversali come 

  • l’arricchimento del patrimonio lessicale (comprendendo i rapporti tra i significati delle parole e i meccanismi di formazione delle parole, scoprendo l’esistenza di “serbatoi” antichi di parole, individuando le somiglianze e le differenze tra le lingue neolatine e quelle di diversa origine)
  • il ripasso/la puntualizzazione degli elementi necessari all’apprendimento della lingua latina – analisi grammaticale/logica/del periodo
  • l’individuazione delle relazioni tra evoluzione linguistica e situazione storico-geografico-sociale
  •  l’approfondimento di alcune conoscenze storico-geografiche-letterarie.  

Anna Colzani


 

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