Commemorazione della Festa della Liberazione

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Personale scolastico

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Anche quest’anno la Commemorazione della Liberazione si svolgerà in forma ridotta, in ottemperanza delle norme sanitarie anti COVID 19. Pertanto il Sindaco del CCRR ha stilato un discorso che testimonia l’attenzione dei giovani consiglieri e non solo ai temi della Resistenza, dei valori di libertà, solidarietà, del rispetto dei diritti umani e delle differenze. Sarà letto dal Sindaco Dott. Chiolo in diretta durante la cerimonia. Ancora una bella dimostrazione di cittadinanza attiva!

Prof.sse Chiara Di Palermo e Rita Galbiati responsabili del CCRR

 

Discorso di Chiara D’Aprile – Sindaco CCRR 2020/2021

25 APRILE 2021

Mi rivolgo innanzitutto a Lei Sindaco e a tutte le autorità civili, militari e religiose. 

Ringrazio per avermi dato la possibilità di esprimere l’importanza di questo giorno, alla Festa della Liberazione dal nazifascismo e dall’occupazione nazista del paese. 

Il 25 aprile, oltre ad essere la giornata della Liberazione, è simbolo di rinascita, di riconquista, di affermazione dei valori di libertà dopo la tragica Seconda Guerra Mondiale.

Infatti, durante la Seconda Guerra Mondiale l’Italia, nel 1943, si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti, al sud il governo Badoglio. 

Grazie a questa Festa noi ricordiamo gli uomini, le donne, i giovani, gli anziani, i preti, i militari e il resto delle persone che avevano la volontà di lottare. 

Lottare personalmente, lottare per la libertà, per l’uguaglianza e per la democrazia.

Usciti vittoriosi con la nascita, poco dopo, della Costituzione Italiana.

Ma noi, nuove generazioni, non dobbiamo dimenticare tutti loro che hanno lottato anche per noi. Non dobbiamo scordare la grande tragedia con lo sterminio con la schiavitù di interi popoli, di un mondo di persecuzioni e disuguaglianze. 

Tutto questo è racchiuso in due parole: Costituzione Italiana. 

Grazie a lei ricordiamo i diritti del cittadino che ognuno di noi ha.

Ricordiamo il fatto del ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà e come mezzo per risolvere controversie internazionali, riflettiamo sulle pari dignità delle persone senza distinzione di sesso, di etnia, di religioni, di convinzioni politiche, di passioni. 

Oltre a non dimenticare, ognuno di noi può sollecitare il resto dei cittadini a rivedere la Costituzione.

Noi ragazzi e ragazze siamo stati sollecitati dagli adulti, in particolar modo dai professori e dalle professoresse. 

Infatti, sia in lettere che in arte, abbiamo svolto un accurato lavoro di analisi ed interpretazione personale degli articoli della Costituzione, che ci ha permesso di riappropriarci dei valori democratici, che hanno animato le persone, ai tempi giovani come noi, che l’hanno scritta, condivisa e difesa.

 

Grazie mille! 


 

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