L’evento clou della settimana è stata la riapertura della Scuola, avvenuta la mattina di sabato 28 marzo.
Proprio non potevamo sopportare che alcuni studenti avessero difficoltà a partecipare alla didattica a distanza, sia perché disponevano di strumenti informatici insufficienti, sia perché le famiglie spesso devono gestire diversi figli e lo smart working dei genitori. Sia perché, in molti casi, libri e quaderni erano stati lasciati nelle aule scolastiche, dove forse non rientreremo più per quest’anno scolastico.
Abbiamo consegnato 35 notebook e tablet in comodato d’uso gratuito (in aggiunta ai 6 device che avevamo consegnato 2 settimane fa), per consentire, ai bambini che hanno problemi, la partecipazione alla didattica a distanza. Tendenzialmente, abbiamo dato portatili ai ragazzi più grandi e a chi non aveva altri computer in famiglia, tablet ai più piccoli.
Abbiamo ricevuto circa 75 famiglie che dovevano ritirare libri e quaderni lasciati nelle aule e necessari per studiare a casa, visto che la chiusura della scuola si prolungherà ancora a lungo.
Per noi è stata una piccola grande impresa.
I coordinatori hanno raccolto le informazioni sugli studenti che fanno fatica a partecipare e che hanno avuto la priorità nell’assegnazione degli strumenti informatici.
Abbiamo inviato ai genitori, via mail, tramite sito e registro elettronico, una circolare, chiedendo di segnalare i bisogni su un modulo Google.
Ci siamo accordati con l’Amministrazione comunale di Verano.
La Segreteria ha chiamato più di cento famiglie per assegnare un appuntamento preciso, allo scopo di non creare assembramenti.
Tutto si è svolto con ordine.
I genitori sono stati organizzati in due file separate, in un cortile grande. Abbiamo controllato che avessero la mascherina e che ci fosse separazione interpersonale.
Sforzo titanico, ma ottima riuscita!
Il risultato è che a Verano la partecipazione alla didattica a distanza è ora praticamente totale.
Un grazie particolare a chi è venuto a lavorare, magari con un po’ di preoccupazione, per dare la possibilità di imparare ai nostri ragazzi.
Vanno ringraziati uno per uno: Giovanna Borgonovo, Francesca Limardo, Roberta Mazzucco, Claudia Nobili, Francesca Palopoli, Gianluca Albanese, Mariella Stuppia, Paola Sanvito e Tiziana Fida, oltre ad Alda Fumagalli e Cinzia Linguanti che ci hanno aiutato da casa.
Perché l’abbiamo fatto? La scuola è un servizio pubblico.
Vuol dire che noi, facendo funzionare la scuola, in questo momento eccezionale, garantiamo qualcosa di essenziale come la formazione dei bambini e dei ragazzi e quindi siamo in seconda linea (in prima linea c’è il personale sanitario) per tenere assieme la società.
“Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo.”
(Lev Tolstoj)
Giuseppe Scaglione
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