“TINKERING … TINKERING … TINKERING … e che vuol dire sta parola?”
Certo questo è il pensiero che subito hanno avuto genitori e studenti sentendo nominare il termine, probabilmente sconosciuto.
E’ bastato però vedere – nei primi dieci minuti della prima lezione – gli innumerevoli materiali messi a disposizione da Martina (l’operatrice dell’associazione monzese CREDA che ha gestito i 4 incontri del corso) per chiarire le idee a tutti, rivelando il piacere che avrebbe suscitato partecipare alle proposte.
Tinkering letteralmente significa infatti “darsi da fare, armeggiare” e come metodologia educative e didattica a livello internazionale rimanda alla costruzione, sperimentazione e innovazione, ad un approccio basato sull’imparare facendo (“learning by doing”), sull’usare i tentativi, gli errori, il provare e riprovare intesi come passaggi utili e indispensabili per capire, crescere e migliorare (“growth mindset”), mettendo in comune osservazioni e ipotesi (“cooperative learning”).
Infatti i ragazzi partecipanti hanno ogni volta utilizzato materiali diversi di recupero e riciclo (carta, cartone, legno, plastica, palline, tappi, cerniere, tubi, gomme, ganci, catenelle, campanelli, ruote, ingranaggi, polistirolo, corde, bastoncini, colori e pennelli, scatole, bicchieri, fili metallici, liquidi, … e perfino il loro stesso corpo) ma anche qualche strumentazione tecnologica (come i tablet con l’app Stop motion studio) per immaginare individualmente e in gruppo, creare, condividere, aggiustare, riflettere e poi tornare insieme a ri-imaginare e ricominciare il ciclo.
La connotazione manuale e creativa delle proposte ha permesso agli studenti di stimolare la fantasia necessaria per
- esplorare la possibilità di “pensare con le mani”, prima manipolando e assemblando materiali differenti e poi scegliendo le animazioni dell’app Stop motion studio per ottenere autoritratti in movimento
- costruire o decomporre oggetti e giocattoli fantastici con leve e pesi
- confrontarsi in sfide all’ultimo … legnetto, come quella della torre più alta o del lancio più distante
- accorgersi dei fenomeni fisici e misurarli, come nelle prove di attrito delle gomme
- progettare delle macchine originali mobili (gli automi con i quali poi inventare storie fantastiche ed emozionanti) volanti, roteanti
- mettere a punto complesse reazioni a catena (anticipando gli eventi e ipotizzando conseguenze)
E’ stato un corso di puro divertimento provato dai ragazzi, ma anche un’occasione per allenare l’immaginazione, responsabilizzare, implementare forme di creatività, incoraggiare la risoluzione di problemi in maniera collaborativa e il pensiero critico. Si tratta di alcune delle competenze principali del “saper fare” del XXI secolo, che si possono imparare tramite STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte, Matematica).
Per chi non ci aveva ancora pensato … è tuttora possibile iscriversi ai prossimi corsi per divertirsi imparando e di imparare facendo:
- “Il mese dell’ELETTRICITA’” – nei venerdì 7-14-21-28 febbraio, dalle 14.05 alle 17.00, compilando il modulo google presente sulla circ. n. 27,
- “Il mese del CODING – seconda edizione” – nei lunedì 3 – 10- 17 – 24 marzo, dalle 14.05 alle 17.00, compilando il modulo google presente sulla circ. n. 69,
sfruttando anche l’opportunità di fermarsi a scuola per la pausa-pranzo (14.05-14.30) con il tutor del corso.
Forza dunque: le STEM e le STEAM aspettano i prossimi Leonardo…
Prof.ssa Anna Colzani (tutor de “Il mese del Tinkering”)
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