Lettera per i Remigini

LETTERA PER I REMIGINI
Queste parole sono per voi, bambini e bambine, che avete grandi occhi
aperti sul mondo, affamati di imparare e conoscere.
Le parole, dovete sapere, hanno un segreto, possono diventare quello
che vogliamo:
se le cantiamo sono musica
se le mettiamo in rima sono poesia
se le diciamo piano piano possono essere come un abbraccio
se le urliamo possono allontanare.
Le parole chiedono aiuto, ci fanno sentire protetti, raccontano la storia
di ognuno di noi.
Sapete qual e’ stata una delle parole che avete detto di piu’ qui a scuola
dell’infanzia?
É stata “maestra”.
Maestra voglio giocare in casina, maestra lui mi ha fatto la linguaccia,
maestra vieni, maestra ti posso dirti una cosa, maestra sai che sono
andata al parchetto, maestra mio fratello mi fa gli scherzi, maestra
disegniamo, maestra ho le mani fredde, guardami maestra ho fatto una
torre, maestra ho sonno, maestra voglio la mamma, maestra mi
dondolano due dentini…
In questa parola ci sono dei segreti. Si dice maestra, ma dentro c’è un
abbraccio, un sorriso, una regola, un disegno, un percorso, un salto, un
pennello, un barattolo di colla, un biscotto.
Si dice maestra, ma dentro ci sono le canzoni, le storie, gli assaggi di
verdura, i puzzle, le costruzioni, le sgridate, i no che fanno bene, i
“vieni qui e parliamo”, i lavori faticosi, i “facciamolo insieme” e i “ce la
puoi fare”, le piste del trenino, le merende con la frutta…

A volte e’ cosi’ difficile pronunciare un grande “no” che sappiamo essere
indispensabile perché è per il vostro bene, perché sappiamo che venite
prima di ogni comodità.
In questa lettera ci sono nascoste tante cose difficili che ognuno di voi
ha capito perché tutti i giorni le avete vissute.
Ci conoscete a memoria.
Le parole, insomma, sono importanti e oggi, la più bella è “remigini”.
State crescendo e questo continuerà sempre, presto userete la parola
“insegnante”, magari “docente” e poi, da super grandi “professore” o
“prof” diventando giovani uomini e giovani donne, grandi come le
mamme e i papà, magari sarete voi dei maestri o delle maestre.
Farete questa strada con altre persone che vi vorranno bene, che vi
insegneranno mille e ancor piu’ mille cose fantastiche; ma, ogni tanto,
ripensando ai denti che vi dondolavano, alle prime biciclettate senza
rotelle o a quando raccoglievate le margherite in un prato facendone
una collana… ricordate quando avete incontrato le vostre prime
maestre e di questo tempo fatto di crescita incantato, di quando si
cercavano gli unicorni nei boschi sicuri di trovarli e spiderman ci
proteggeva e faceva coraggio.

Sappiate che sembrano piccolezze solo allo sguardo di chi non sa
sognare perché è in queste magie che si nascondono le grandi cose.

Filastrocca Sole e tempesta