Spettacolo Pinocchio alla RSA S. Camillo di Besana-classe 3C primaria

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“Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto terra. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco.”
(V. Hugo)
 
Lunedì 17 aprile alle 17.30 i bambini della 3C andranno ad allietare gli ospiti della casa di riposo San Camillo di Besana in Brianza, dove lavora un genitore.
 

Il teatro è gioco, meraviglia, immaginazione. Esso rappresenta il passaggio tra la realtà interiore ed esteriore, permette di staccarsi dal reale e dalle proprie paure, in un ambiente protetto e delimitato dalle sue regole. La proposta ludico-teatrale risponde al bisogno naturale di ogni bambino di esprimersi, inventare, creare. Permette al bambino di recuperare alcune competenze sociali, relazionali e di movimento, facilitando ascolto e attenzione, seriamente compromessi negli ultimi anni, anche a seguito delle restrizioni sanitarie.

Con il teatro vengono infine stimolate le capacità intuitive, la mentalità duttile, l’attitudine al cambiamento, competenze utili per affrontare i molteplici e frequenti cambiamenti del momento che stiamo vivendo.  

Crediamo nel progetto teatro. L’abbiamo proposto persino nel 2020-2021 della pandemia, in alcuni casi anche online

Quest’anno il tema delle terze è il romanzo di Collodi. Nella storia di Pinocchio si può riconoscere qualsiasi bambino che, per indisciplina, insofferenza, svogliatezza e predisposizione illimitata all’immaginario, si rifiuta di crescere e di diventare uomo. La sua non è una vera cattiveria ma l’istinto poco o del tutto incontrollato di seguire il proprio piacere, anche praticando il ben noto meccanismo della procrastinazione dei doveri. Pinocchio è la storia di un cambiamento, processo faticoso che richiede il superamento di prove fino al raggiungimento dell’obiettivo. Accanto a lui gli adulti, guide e consiglieri, che lo aiutano a riconoscere gli elementi di tentazione e contagio negativo.


Dalla maestra Claudia:
Mia mamma è stata volontaria e presidente di un’associazione di volontariato per anziani per quasi metà della sua vita e io credo di aver fatto la volontaria e la formatrice di volontari RSA per almeno 15 anni, poi – da mamma a mia volta – ho accompagnato diverse volte i battaglioni di bambini a Natale, Carnevale ecc… dalle nonnine della Rovella per brevi sfilate, recite o attività laboratoriali…

Perchè è UN INCONTRO REALE  che spolvera i ricordi dei tempi passati e semina la coscienza del tempo futuro, che ripara le tradizioni e narra le innovazioni, che supera la finzione ma non soffoca la fantasia e l’immaginazione, che parla una lingua di parole e desideri senza tempo …nonni e nipoti: una gratitudine alla vita. 



 

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