Arte in mia figlia Alice

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Personale scolastico

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Aprile 2020

L’isolamento imposto da questo COVID-19 è un argomento molto importante ma da papà, ero molto preoccupato per la mia piccola di 8 anni. I primi giorni sono stati di confusione, i telegiornali parlavano di mille situazioni molto brutte e di prime conseguenze drammatiche. Queste parole hanno dato una ragione all’isolamento ma non ad un cambiamento di vita così repentino, difficile da capire per età così importanti dell’infanzia.

I compagni di scuola, le maestre, il parchetto ed i nonni, tutte consuetudini impresse nella quotidianità e nel concetto di vita dei nostri bambini. E’ già un mese e mezzo che sono costretti a casa e la malinconia e la voglia di far niente erano la paura che avevo per mia figlia.

Per fortuna non è stato così perché qualcosa è avvenuto. Un qualcosa che le ha colorato la sua giornata, che ha fatto ritornare un certo entusiasmo, una ricerca di soddisfazioni ed emozioni che passo passo si sono riscoperte.

E’ iniziato tutto con le lezioni a distanza, dove poteva vedere i suoi compagni, le maestre tanto amate e con le quali ha iniziato a passare ore ed ore. I compiti sono ripartiti ma soprattutto alcuni esercizi di pittura, lavoretti con giornali, e creazione di animali di cartone.

Da quel momento mia figlia pensava alla sua giornata nel rincorrere sempre qualcosa di nuovo da creare ed i suoi compagni si comportavano alla stessa maniera. E’ successo che alcuni lavori li ha rifatti perché immaginava nuovi metodi e strumenti, è uscita in giardino a prendere fiori, rametti e sassolini per completare le sue opere o ad iniziarne altre.

La sua vita si è rimescolata nei colori, pensava a cosa avrebbe fatto l’indomani e cercava sempre di interagire maggiormente con la sua famiglia. La soddisfazione nell’aver completato qualcosa le si accendeva negli occhi anche con un solo “brava” e le ultime due settimane sono state di un crescendo emozionale incredibile.

Sono infatti le emozioni che sono ritornate, i colori della nostra vita che ci attraggono e respingono con simpatia ed empatia. La televisione è diventata un “elettrodomestico” lontano e il suo lavoro è stato quello di usare strumenti digitali per scoprire nuovi mondi. YouTube è stato uno mezzo eccezionale, pieno di metodi ed esempi, con tutorial che spesso lei ha seguito anche autonomamente.

L’arte è un qualcosa che ha sempre accompagnato la mia infanzia. Mio nonno era un vero artista, spesso vincolato da suo lavoro pubblicitario a creare opere fredde come un semplice pacchetto di patatine. Ma anche in quelle situazioni, trovava lo spirito, la professionalità e la fantasia nel rendere le sue proposte uniche. Questo argomento, impresso nel mio DNA, è la spinta più importante che voglio passare ai miei figli. Non devono dimenticare che è solo la fantasia, l’ingegno e una certa scintilla negli occhi, che possono cambiare il mondo, noi stessi e tutte le persone.

Sviluppare queste emozioni è importantissimo, rinnovano lo spirito delle persone soprattutto nei momenti difficili. Sono sicuro che l’arte sia la base fondamentale di qualsiasi materia, anche se si parla di matematica, scienze naturali e geometria.

L’arte cambia la vita, anzi, è dentro di noi e dobbiamo farla solo uscire.

Paolo Ciati, papà di Alice (3C Scuola Primaria)

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